Con la posa dei primi micropali, iniziano ufficialmente i lavori per il ripristino della frana di via Balza Fiorita, la strada che collega le frazioni di Monteggiori e Santa Lucia con quelle di La Culla e Sant’Anna di Stazzema, oggetto di un grave movimento franoso ad inizio marzo che ha fatto crollare l’intera carreggiata.

I lavori, nella loro complessità, consisteranno nella realizzazione ex novo di una carreggiata viaria, posta a monte rispetto a quella franata. Ripristinare la via precedente, infatti, sarebbe stato eccessivamente oneroso data la fragilità del versante, che presenta il primo strato roccioso nel sottosuolo (necessario per le fondamenta della strada) ad oltre venti metri dalla superficie. In più, si sarebbe dovuto comunque realizzare un bypass temporaneo, da demolire una volta ultimata la nuova via, con conseguente spreco di denari pubblici. Da qui la decisione di spostarsi lateralmente, dove la roccia è stata sondata a poco più di 5 metri, con un intervento unico che in una prima fase garantirà il passaggio provvisorio, per poi, al termine dei lavori, consegnare alla comunità una nuova strada in tutto e per tutto. In pratica, via Balza Fiorita cambierà in parte tracciato, ma rinascerà in assoluta sicurezza idrogeologica.

L’opera, di fatto, sarà suddivisa in due step. Con il primo, quello partito oggi, si andrà a creare la prima corsia della nuova carreggiata, che, nel giro di due mesi, potrà già essere utilizzata per il transito (anche pesante) fungendo, come detto, da bypass a senso unico alternato. Verrà realizzata una berlinese in micropali (circa 80 perforazioni) per la stabilità del versante lato monte, che sarà sbancato in modo che la nuova strada sorga allo stesso livello di prima. Dopodiché ancora micropali per le fondamenta della carreggiata. Il costo di questa prima fase d’intervento, finanziata in somma urgenza con risorse proprie del Comune, si attesta sui 200 mila euro.

Successivamente, si passerà alla completa realizzazione dell’intera strada, per un investimento totale che si aggirerà sui 500 mila euro (già finanziato per 350 dalla Regione Toscana). Il termine di tutta l’opera è stimato entro un anno (primavera 2025).

Si tratta indubbiamente di uno dei fenomeni di dissesto idrogeologico più importanti della storia del nostro Comune: uno smottamento di grande e grave entità su cui l’Amministrazione ha dovuto ed è riuscita a dare risposte in brevissimo tempo – commenta il Sindaco Pierucci -. Trovare 200 mila euro in somma urgenza nel giro di un mese non è cosa semplice: è segno della solidità del bilancio e della capacità che l’Ente ha di riuscire ad individuare delle priorità. Ripristinare (anzi, creare ex novo) via Balza Fiorita, per noi, lo era, e riusciremo a garantire la riapertura al transito in tempi record rispetto a una situazione assolutamente non di facile gestione”.

Domenica 3 marzo

Ore 11.00

Nella notte si è verificato un importante cedimento stradale a Santa Lucia, lungo via Balza Fiorita, nel tratto tra via Miramare e via don Evangelisti. È pertanto chiusa al transito a tutti i veicoli e pedoni via Balza Fiorita. È possibile raggiungere le frazioni di Monteggiori e Santa Lucia soltanto passando da Capezzano Pianore, mentre per Sant’Anna e La Culla solo da Camaiore.

Il movimento franoso impedisce l’accesso al Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema e prolunga notevolmente il raggiungimento di servizi essenziali (come l’Ospedale) a diverse frazioni collinari.

“Il danno è grosso e i tempi di ripristino saranno sicuramente lunghi - spiega il Sindaco Pierucci -. Auspico un notevole aiuto da parte della Regione ma anche del Ministero, dato che per questa strada si raggiunge un Parco Nazionale, affinché in breve tempo possa essere tutto ripristinato in sicurezza. Il Comune è attivo dalle prime ore della mattina per garantire presenza e non isolamento a tutti coloro a cui questo evento ha creato disagi o problematiche”.

Ore 20.00

Questo pomeriggio è stata posizionata una copertura impermeabile sul tratto ceduto per evitare ulteriore infiltrazione d’acqua nelle fratture dell’asfalto date le abbondanti piogge previste nelle prossime ore. La frana risulta ancora in movimento e non si esclude un aggravamento della depressione del terreno.

Domattina l’Amministrazione Comunale, insieme all’Ufficio di Protezione Civile, si riunirà anche con il Comune di Stazzema per elaborare, nel minor tempo possibile, una soluzione di ripristino che in ogni caso, data la gravità del cedimento del versante, si prospetta lunga e complessa.

Il tratto di via Balza Fiorita rimane e rimarrà chiuso al traffico veicolare e pedonale, data l’assenza delle misure minime di sicurezza per permettervi il transito.

Lunedì 4 marzo

Ore 11.00

Nuovo sopralluogo del Sindaco Pierucci sull'area franata. "L’ipotesi è quella di creare uno slargo temporaneo sulla collina a lato della frana, che funga da bypass stradale e quindi consentire anche ai mezzi pesanti di raggiungere La Culla e Sant’Anna. Tutto è ancora da valutare - fattibilità, costi, tempi - ma potrebbe essere un’opzione percorribile. Ciò è emerso da un primo tavolo tecnico, insieme all’Amministrazione di Stazzema. Anche perché il versante è in movimento: la strada ha ceduto ancora e la depressione del terreno è aumentata. In ogni caso, abbiamo bisogno di un forte sostegno da parte delle Istituzioni superiori a noi. Dalla Regione i segnali sono positivi, ma è dal Governo Nazionale che deve arrivare un sopporto concreto. Soprattutto perché questa è l’unica via per raggiungere un Parco Nazionale, quello della Pace di Sant’Anna, visitato ogni anno da migliaia di giovani studenti", queste le parole del Primo Cittadino.

Mercoledì 6 marzo

Ore 15.00

Il terreno ha ceduto ancora: l’abbassamento registrato si aggira adesso intorno agli 80 cm e il versante franoso appare ancora in movimento.

L’Amministrazione è presente e continua la propria opera di monitoraggio. Nel frattempo, è partito il lavoro di analisi e verifica sismica e strutturale dell’area, che continuerà nei prossimi giorni. Sul tavolo, l’ipotesi di realizzare, in tempi brevi, una pista alternativa temporanea che funga da bypass lato monte, tale da consentire il transito verso La Culla e Sant’Anna anche ai mezzi pesanti (impossibilitati a salire da Camaiore passando da via Montebello). Si attendono i risultati degli studi del sottosuolo per capirne la fattibilità.

“Si tratterà di un intervento molto importante, che si aggira intorno agli 800mila euro: su questo abbiamo chiesto il sostegno delle istituzioni sovracomunali e solo la Regione, ad oggi, ha confermato la propria disponibilità a contribuire economicamente per finanziare l’opera di ripristino – spiega il Sindaco Marcello Pierucci -. Abbiamo poi attivi altri cinque movimenti franosi, di più lieve entità: a Gombitelli, a Lombrici, a Torcigliano, a Fibbialla e alla Pieve. Su questi, stiamo preparando una progettazione con cui partecipare ad un bando pubblico che dovrebbe finanziare in toto i ripristini”.

 

Partito il grande progetto di riqualificazione della Passeggiata di Lido di Camaiore: oltre un milione e 300 mila euro di investimento. L’Amministrazione Comunale annuncia grandi novità sul Lungomare lidese, che si prepara a rifarsi il look in vista della prossima estate. Da qua a primavera sono partiti e partiranno importanti interventi di restyling, che interesseranno diversi aspetti della promenade.

Si tratta, infatti, di un progetto composito e ampio, iniziato con il ripristino, in corso in questi giorni, di porzioni di pavimentazione ormai eccessivamente usurate e anche potenzialmente pericolose: circa 150 metri quadri di piastrelle sostituite per un investimento di oltre 100 mila euro.

Una prima opera necessaria a cui seguiranno altre importantissime novità. Dalla pista ciclabile che costeggia il Lungomare alle aree verdi e alberature presenti, fino all’arredo urbano lungo tutta la Passeggiata: temi che da tempo hanno necessità di attenzione e per i quali l’Amministrazione, prima di primavera, comincerà a mettere mano con importanti interventi di riqualificazione che corrispondono ad altrettanto importanti investimenti economici.

Tutti i dettagli sui prossimi lavori in Passeggiata saranno svelati a breve. “In questo primo anno e mezzo di mandato abbiamo realizzato tanti lavori e tante opere pubbliche, ma abbiamo anche progettato molto – racconta il Sindaco Marcello Pierucci -. 2024 sarà un anno di svolta: numerosi i cantieri in partenza, e il litorale sarà una delle zone più interessate. Ad inizio estate i nostri turisti troveranno una Passeggiata rinnovata e migliorata: stanno partendo e partiranno a breve interventi massicci e mirati che ne cambieranno il volto, la fruibilità e l’attrattiva”.

Sono partiti, a poco più di un anno dall’evento, i lavori per il ripristino della frana a Casoli, in via Trescolli, poco fuori dal centro abitato del paese. La collina della Castellina, a monte dell’abitato paesano, è stata nel tempo oggetto di vari distacchi rocciosi su via di Trescolli: la più grave è avvenuta nell’inverno del 2022, con un masso caduto su un autovettura ed enormi rischi corsi dai cittadini. Da lì la necessità immediata di porre in sicurezza temporanea l’area, con la posa di una barriera di geoblocchi, e contemporaneamente di redigere un progetto composito e complesso in grado di mettere definitivamente in sicurezza la scarpata.

Il fronte interessato dalla frana (circa 35 metri) presenta una conformazione geomorfologica molto complessa, che ha richiesto un lavoro di progettazione lungo e attento al fine di procedere ad un intervento completamente risolutivo e durevole negli anni.

In questi giorni la ditta ha provveduto ad una massiccia pulizia della scarpata, con la rimozione della vegetazione presente (tramite taglio a raso e senza la rimozione delle ceppaie) e il disgaggio del materiale instabile. La prossima settimana partirà il lavoro vero e proprio di messa in sicurezza della parete rocciosa.

Sarà realizzata una nuova barriera paramassi, all’altezza e in continuità di quelle già presenti così da proteggere per ulteriori 15 metri la strada da nuovi eventuali smottamenti. Successivamente, sarà messa in posa una nuova rete paramassi a doppia torsione (fin ad oggi, infatti, la porzione di versante ceduto era l’unica ad esserne sprovvista): la rete sarà ovviamente solidarizzata alla roccia con chiodature (utili anche a ancorare ancor di più la roccia al terreno) e armata con funi in acciaio. A seguire la ricucitura delle lesioni del muro di controripa e il ripristino di alcuni muretti in pietrame a secco a sostegno dei terrazzamenti. Vista la difficoltà nell’operare sul versante, tutto il materiale da mettere in posa sulla scarpata sarà portato sul posto con l'ausilio di un elicottero.

L’opera corrisponde ad un investimento pari a ben 350 mila euro. “Dopo poco più di un anno siamo riusciti a arrivare in fondo al ripristino di un movimento franoso davvero molto complesso e delicato – commenta l’Assessore ai Lavori Pubblici Graziano Dalle Luche -. Si tratta di tempistiche veramente strette considerando il tipo di intervento, ma abbiamo accelerato consapevoli dei disagi provocati alla viabilità dalla situazione di messa in sicurezza temporanea, oltre alla pericolosità della scarpata in sé”.

Si tratta dell’ennesimo intervento di tipo idrogeologico promosso nelle ultime settimane dall’Amministrazione Comunale. Oltre a questo, infatti, sono terminati i lavori di ripristino della frana in via di Vaglio a Fibbialla (100 mila euro) e sono in corso quelli sulla frana in via dei Norcini a Gombitelli (opera da 250 mila euro), finanziati da un bando PNRR. Lo stesso bando PNRR, poi, ha finanziato altre due opere, che partiranno non appena sarà concluso l’iter burocratico: il ripristino e la messa in sicurezza della strada per il Cimitero di Casoli, (2 milioni di euro) e il completamento della regimazione delle acque di via Verzentoli a Nocchi (950 mila euro).

Un intervento fondamentale per il futuro di una preziosa realtà scolastica del territorio: sono terminati i lavori di adeguamento funzionale alla Scuola dell’infanzia di Santa Lucia, che consentiranno all’edificio di poter accogliere più bambini.

Si è trattato di interventi sia interni che esterni. La prima fase ha visto la demolizione di una porzione di parete al piano terra per consentire l’allargamento dell’aula e la redistribuzione degli spazi, con successiva messa in opera di una cerchiatura metallica con piedritti ed architravi. Successivamente, è stata realizzata ex novo una rampa di accesso per consentire la fruizione del plesso anche alle persone con mobilità ridotta nell’ottica del superamento delle barriere architettoniche.

In particolare, l’intervento di ampliamento interno è risultato fondamentale per permettere alla scuola di poter accogliere un numero maggiore di alunni: con richieste di iscrizione in crescita anno dopo anno, infatti, non era più possibile rispettare il rapporto studenti-metri quadri.

I lavori strutturali sono stati eseguiti durante le vacanze natalizie (con tempistiche, quindi, molto ristrette) così da non interrompere l’attività scolastica. L’opera è poi terminata negli scorsi giorni con l’installazione della ringhiera a protezione della nuova rampa di accesso. L’investimento complessivo è stato pari a 50 mila euro.

La materna di Santa Lucia rappresenta un piccolo paradiso scolastico immerso nelle nostre colline, in cui tante famiglie scelgono di far crescere i propri figli – commentano l’Assessore ai Lavori Pubblici Graziano Dalle Luche e l’Assessore ai Servizi Scolastici Claudia Larini -. Una realtà che l’Amministrazione è fermamente convinta a sostenere e tutelare, garantendone una prospettiva di sempre maggiori presenze. Per farlo, era necessario ottemperare agli obblighi di legge riguardo gli spazi interni: siamo felici di essere riusciti a farlo in tempi record nel periodo di chiusura della scuola, così da non intralciare l’andamento e l’attività dell’anno scolastico”.

Un adeguamento strutturale, quindi, che investe sulla fruizione e quindi sul futuro della scuola. Scuola che, secondo una recente delibera di Giunta e sotto stimolo della Dirigenza Scolastica del Comprensivo Camaiore 3, sarà presto intitolata all’artista e pedagogo Bruno Munari, inventore dell’omonimo metodo didattico, da ormai tanti anni messo in pratica dalla scuola di Santa Lucia.

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