Con una scelte coordinata e condivisa, i Sindaci di Seravezza, Camaiore e Stazzema - Tarabella, Del Dotto e Verona - hanno messo in opera il servizio di aiuto alla popolazione in difficoltà, come predisposto dagli Assessori al Sociale Guidugli, Graziani e Pelegatti.
Il decreto che ha attribuito le risorse ai Comuni, infatti, chiede di selezionare il metodo di aiuto, scegliendo fra buoni spesa e pacchi spesa.
La differenza fra i due sistemi è che il "buono spesa", emesso dal Comune, viene consegnato a chi ne faccia richiesta e viene speso dall'utente, con un controllo successivo dell'Ufficio incaricato, mentre il "pacco spesa" prevede un ordine controllato degli Uffici del sociale che viene recapitato all'avente diritto, grazie alla collaborazione del volontariato che è incarico di andare a comporre la spesa e di consegnarla al domicilio.
Dopo un assiduo e veloce confronto su quale fosse la strada migliore, è risultato indubbiamente più serio - anche se più impegnativo - il sistema del "pacco spesa", metodo che sarà usato come principale - salvo casi specifici in cui sia necessario intervenire con i buoni, che comunque non potranno che essere nominativi -.
Insieme, i tre Comuni scelto di fare e portare direttamente la spesa alle persone che ne abbiano bisogno per tre ragioni:
- si evita alle persone di muoversi da casa per raggiungere i supermercati e contribuiamo a diminuire le occasioni di contagio - insite negli spostamenti e nei luoghi frequentati -;
- le assistenti sociali controllano che arrivi una spesa realmente di necessità, evitando il "mercato" dei buoni e che il buono venga speso in beni non appropriati - quali alcolici, alimenti non di prima necessità, ecc. -;
- i volontari coinvolti sono direzionati non solo verso le medie e grandi strutture di vendita: ci stiamo organizzando per coinvolgere anche gli esercizi di vicinato, ai quali - in questo momento di grande sofferenza anche economica - diamo così una mano.
Si tratta di un sistema che assicura celere aiuto a chi ha davvero bisogno: i Comuni si rivolgono non solo a coloro che erano già in carico ai servizi sociali, ma a tutte le persone che anche solo momentaneamente si trovano senza un reddito e senza la possibilità di garantire alla propria famiglia i beni essenziali per la vita quotidiana.
Le richieste, giunte in questi tre giorni e ammesse sono oltre 100 per Camaiore, quasi 20 per Stazzema e 30 per Seravezza.