Data : 02/10/2012
Ricevo con enorme dispiacere la notizia della scomparsa di Shlomo Venezia, uomo di enorme valore e grandissimo esempio per noi tutti, tra gli ultimi sopravissuti (nonchè unico in Italia) dei Sonderkommando di Auschwitz-Birkenau. Durante la sua permanenza in quei campi, l’allora ventenne Shlomo fu costretto a svolgere un orribile compito: trasportare i corpi senza vita dalle camere a gas alle fosse comuni. Ho deciso di scrivere queste poche righe per ricordare l’impegno con cui, per decenni, ha cercato di trasmettere un forte messaggio di pace e coscientizzazione alle nuove generazioni, obbligando se stesso a rimembrare di anno in anno l’incubo vissuto da deportato, pur di liberare tutti noi dal rischio che corre chi non conosce criticamente la storia: il rischio onnipresente di riviverla. Il suo messaggio è riassunto nel libro “Sonderkommando Auschwitz” edito da Rizzoli, che consiglio a tutti di leggere ma soprattutto di regalare, per mantenere viva la sua memoria e la nostra sensibilità etica.
Massimo Ceragioli