I più antichi borghi della Valle di Camaiore sono di origine altomedievale, ricordati come Vilae in una pergamena del 984. Alcuni di essi divennero comuni autonomi, annessi in seguito al territorio della vicaria di Camaiore, e con l'Unità d'Italia entrarono definitivamente a far parte del territorio comunale.

 

Comune di CamaioreMonteggiori
 Sede di un castello feudale citato per la prima volta nell'anno 1224. Sono visibili ancora oggi la struttura urbanistica e alcuni ruderi del muro di cinta e della rocca, che appartenne ai nobili di Bozzano e Montemagno.
Nel 1308 il paese venne incluso nella vicaria di Pietrasanta e a partire dalla metà del XVI sec. in quella di Camaiore.
Vi ebbero possedimenti Castruccio Castracani e Paolo Guinigi, che vi costruirono i loro palazzi residenziali.
 Splendida la fortezza di Rotaio, costruita per volontà del Comune di Lucca nell'anno 1223, posta a meno di 3km da Monteggiori.
 
 
Greppolungo
 Caratteristico borgo sovrapposto a un castello, citato nel 1219, del quale rimangono alcune tracce; addossato a uno sperone roccioso che domina Camaiore e il mare versiliese, è meta di escursionisti che vogliono incamminarsi per i sentieri che conducono al monte Gabberi.
 
Casoli
 Arroccato sulla sponda destra del torrente Lombricese, risulta abitato già nel 984. Dalla piazza del paese si possono ammirare i suggestivi scenari delle vette meridionali delle alpi apuane.
Poco sopra il paese iniziano i sentieri che conducono al monte Matanna e al monte Prana.
 
Metato
 Situato sul lato orientale di Camaiore, affacciato sul mare, gode di un clima tra i più favorevoli. Le sue origini sono legate all'esistenza di un caratteristico essiccatoio per le castagne, detto appunto "metato". Risulta abitato sin dal XIV sec., e ai nostri giorni conta pochi abitanti, ma numerosi sono i turisti della "domenica" provenienti dal territorio versiliese, mentre nel periodo estivo diventa residenza di molti stranieri.
 
Lombrici
 Se ne ha notizia già nel 1083, citato unitamente alla piccola e austera chiesa di S. Biagio, che ancora oggi conserva i tratti tipici dello stile originario romanico. Lombrici in passato era noto per i numerosi apifici posti lungo le sponde nelle sue immediate vicinanze. Interessante, in località Candalla, la ferriera Barsi, a circa 200 metri dall'abitato, dove esiste un maglio idraulico ancora funzionante.
 
Pieve
 Prende il nome della stupenda chiesa romanica, una delle 5 pievi della Versilia. Dedicata in origine (documento dell'anno 817) a S. Maria e S. Stefano e, successivamente, a S. Giovanni Battista. All'interno conserva un bellissimo sarcofago di età romana trovato in località Lombrici, datato al II secolo d.C.
 
Nocchi
 Paese di antiche origini del quale fin dall'810 viene ricordata la chiesa di S. Pietro di "Noccle". Nocchi era attraversato dalla Via Francigena che ricalcava un antico tracciato romano, come attestano alcune scoperte archeologiche. Nota per le Ville edificate tra il XVII e il XVIII sec. da facoltosi nobili lucchesi, tra queste meritano una visita la Villa Montecatini e la Villa Peruzzi. La storia di Nocchi è sopratutto legata all'esistenza di frantoi e mulini posti lungo il torrente Lucese, le cui strutture sono ancora oggi visibili.
 
Pontemazzori
 Il paese si erge in posizione sopraelevata, e dista circa 300 metri dalla Chiesa di S. Andrea, che troviamo citata nell'885. Il "Comune di Pontemazzori" risulta compreso nella vicaria di Camaiore sin dal 1308. Desta particolare interesse la settecentesca villa Giannini, costruita dalla nobile famiglia Trenta di Lucca.
 
Montemagno
 Il primo nucleo abitato ha le sue origini nel X sec. e un secolo dopo risulta già dotato di un chiesa dedicata a S. Michele. Da Montemagno passava la via Francigena, che scendeva a Nocchi per poi raggiungere Camaiore. Di notevole interesse storico e archeologico il castello di Montemagno, del quale si conservano ancora oggi i ruderi del muro di cinta, di una cisterna e della facciata della chiesa di S. Bartolomeo. Il castello è noto per essere stato la residenza di una delle più importanti famiglie feudali di Lucca, detti "nobili montemagnesi".
 
Gombitelli
 Noto per la produzione dei chiodi, Gombitelli è conosciuto anche come isola linguistica.
Dell'antica parlata gombitellese purtroppo restano oggi poche testimonianze, e nemmeno le origini sono chiare anche se, per le sue caratteristiche glottologiche, è identificabile con i dialetti dell'Italia settentrionale, zona di probabile origine di gran parte delle famiglie di Gombitelli.
Di un certo interesse il palazzo seicentesco appartenuto alla famiglia Cerù, e i ruderi di un castello, ricordato in una pergamena dell'anno 1029, posto a circa 400 metri dall'attuale abitato, che fu dei nobili Montemagnesi.
 
Orbicciano
 Paese incluso prima del 1617, anno in cui passò sotto la vicaria camaiorese, nel distretto lucchese delle Seimiglia. Sappiamo da antichi documenti che a Orbicciano esisteva già dal 1183 un castello, del quale si sono perse le tracce. Notevole la chiesetta in stile romanico dedicata a S. Lorenzo, databile ai secoli IX-X. Interessante la chiesa parrocchiale di S. Giorgio ricordata nel 967, che conserva nel suo campanile una campana datata all'anno 1271.
 
S. Maria Albiano Castello
 Trae origine dall'esistenza di un castello feudale dell'XI sec., oggi nascosto e inglobato nelle poche case del piccolo abitato. Interessante la villa appartenuta all'illustre famiglia Borromei. Anche S. Maria Albiano nel 1617 fu compresa insieme a Fibbiano e Orbicciano nella vicaria camaiorese.
 
Fibbiano
 Tra i paesi che anticamente fecero parte del distretto delle Seimiglia è quello situato in posizione più elevata. Caratteristico borgo medievale, Fibbiano conserva ancora gli aspetti architettonici del passato: dalle viuzze alle facciate costruite con sassi appena sbozzati, che si integrano con il verde del paesaggio circostante. Vicino a Fibbiano, in località Passo del Lucese, si trova una mirabile chiesetta in stile romanico dedicata in origine a S. Cataldo e successivamente a S. Jacopo. A fianco della chiesa sorse intorno al XIII sec. un ospizio per accogliere pellegrini e viandanti, che percorrevano la strada che si dirigeva in Garfagnana. A poca distanza dal passo del Lucese si trova una grotta, sul fondo della quale il Gruppo archeologico Camaiore nel 1978 rinvenne un sepolcreto eneolitico, portato alla luce 10 anni dopo dal museo archeologico di Camaiore. I materiali recuperati sono oggi conservati nel museo civico di Camaiore.
 
Fibbialla
 Le sue origini si collocano intorno al IX sec, e già dal XII entrò a far parte dei possedimenti della Jura dei canonici di S. Martino di Lucca, che qui costruirono nel 1123 un castello, del quale restano pochi ruderi nella parte che domina il paese. Nel 1799 con la soppressione della Jura dei canonici, voluta dal provvisorio governo francese, Fibbialla venne inclusa nel Comune di Camaiore.
 
Pedona
 L'abitato è sorto nell'area anticamente occupata da un castello feudale dell'anno 1099 dei nobili Flammi di Pedona, un ramo secondario della potente casata dei feudatari di Montemagno. La struttura urbanistica di questo borgo evidenzia ancora oggi la forma del castello, che era dotato di una torre circolare e possenti mura di cinta. Una seconda torre costruita nel 1324 da Castruccio Castracani servì alla repubblica lucchese fino al XVII sec. come punto di avvistamento, dal quale in caso di pericolo si facevano segnali a Vecoli, e da Vecoli a Lucca. Pedona offre panorami di grande effetto: dalla conca di Camaiore al mare.
 
S. Lucia
 Antico e panoramico borgo denominato Vegghiatoia o Vegliatoia, in riferimento alla posizione dominante, da dove si poteva sorvegliare il territorio sottostante e, soprattutto, la marina. Fece parte per diverso tempo della vicaria di Pietrasanta, e dal XVI sec. insieme a Monteggiori venne inserita nella vicaria di Camaiore.

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